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OVUNQUE FOSSE EVA
Ovunque fosse Eva,
il mondo smetteva di avere confini.
Le pietre fiorivano sotto i suoi passi,
e il vento imparava a parlare piano.
Non era il giardino a farla santa,
ma il suo sguardo a rendere sacro il giardino.
Perfino il serpente taceva,
sospeso tra colpa e adorazione.
Adamo non cercava il paradiso,
lo seguiva.
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Parafrasi
Questa poesia è una meditazione sulla presenza femminile come luogo del divino.
Eva non è solo il principio, ma la memoria viva di un paradiso che continua a esistere in ogni donna.
Non è la perfezione a generare il sacro, ma lo sguardo che trasforma: quello di chi ama, di chi comprende, di chi accoglie.